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References
L’attrazione Newtoniana per essere legge assolutamente vera dovrebbe verificarsi per qualunque volume, qualunque densità, qualunque distanza. Finchè non saranno spiegate le forze accennate dalle anomalie delle comete, e quelle così dette molecolari, sarà permesso fare qualche riserva, malgrado la somma perfezione raggiunta dalla meccanica planetaria.
Il Prof. L. Bombicci in un lavoro (Considerazioni critiche sopra alcune recenti pubblicazioni di Cristallografia, Bologna 1878), che gentilmente mi ha inviato in questi giorni, ha fatto alcune osservazioni sopra una mia recente memoria (Studi di cristallografia teorica in Atti dell’ Accademia dei Lincei, CCLXXIV, Anno 1876–77); e, notando che io avevo fatto argomento di tal lavoro le proprietà geometriche dei cristalli, preoccupandomi solo incidentalmente delle meccaniche, così scrive: “Io reputo, per conseguenza, che il considerare e discutere i “cristalli, nel senso esclusivamente geometrico, sostituendo alla realtà delle loro “proprietà effettive un’astrazione matematica, equivalga a studiare le forme uma “ne della Statica, a giudicare il Libro mediante il frontispizio”. Ciò è vero; ma ancora in Astronomia come hanno fatto eccellentemente molti, il Chambers per esempio, si può fare la geometria del Cielo e non affatto indicarne la meccanica; in cristallografia non si è liberi di trattare con eguale certezza questi due lati della scienza; ed à appunto perchè noi non conosciamo circa la struttura fisica della materia se non che leggi essenzialmente empiriche, malgrado l’immenso sviluppo della chimica, malgrado i geniali tentativi degli Ampère, dei Chauchy, degli Helmoltz, dei Thomson, così ho creduto opportuno in quel mio lavoro cominciare dal coordinare in modo nuovo le leggi ormai note delfrontispizio prima di evventurarmi a voler condensare in breve scritto, unlibro di cui sono noti con certezza solo pochi brani, e del quale non si è obbligati a sostituire le numerosepagine ancoraignote con teorie vaghe diffuse o personali.
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(Estratto dallaRivista Scientifica. Firenze 1877).
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U., G. Osservazioni sulla memoria del sig. Ing.Giuseppe Grattarola intitolata: dell’Unità cristallonomica in mineralogia. Il Nuovo Cimento (1855-1868) 3, 115–123 (1878). https://doi.org/10.1007/BF02713055
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DOI: https://doi.org/10.1007/BF02713055